Selma Lagerlof, L'anello rubato
Un libro di fantasmi, mirabilmente scritto. Si è subito catturati e ci si immerge nelle vite delle persone coinvolte nel possesso del maledetto anello rubato ad un generale nella tomba, il cui spettro si aggira tra i vivi per vendicarsi e recuperare il suo 'tesoro'. Dal racconto gotico alle storie tramandate davanti al fuoco nelle sere d'inverno, in atmosfere calde, avvolgenti e sognanti. Scrittrice svedese ha vinto il premio Nobel nel 1909, grazie ad opere importanti in cui il tema è spesso l'amore capace di vincere sulle forze del male, in particolare la forza e la generosità delle donne possono sconfiggere le maledizioni.
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Ultimo aggiornamento Sabato 21 Settembre 2024 22:50 |
Thrity Umrighar, Il canto dei cuori ribelli
Un libro intenso, scritto da un'indiana emigrata in America, ispirato da storie ascoltate e rielaborate dall'autrice. L'India è raccontata come un immenso paese che racchiude al suo interno tante culture, quelle millenarie di schiavitù per le donne, di patriarcato ineludibile, di stigma sociale, di persecuzione e di annientamento per chiunque giovane donna o uomo osi ribaltare o mettere in discussione la legge dei padri, della rigida divisione in classi e religioni. Un mondo a cui è ancorata l'India dei piccoli centri e la marea di povera gente che stenta a sopravvivere. Nelle grandi città, pur con momenti di violenza, convivono invece più religioni e modalità di vita occidentali mediate dal rispetto e dalla gentilezza nei rapporti. La protagonista, indiana di nascita, ma residente in America e corrispondente di un giornale si ritrova a tornare a Mombay, la sua Bombay dove ha vissuto un'esperienza devastante e da cui è stata costretta a fuggire con la sua famiglia. E' lì per seguire la tragica vicenda di Meena, giovane donna indù che, per amore, si trova ad infrangere i tabù della sua religione e cultura e che pagherà tremendamente per questo. A sostenere la giornalista ci sarà un giovane, figlio di abbienti indiani, un manager moderno e libero, insieme saranno per sempre cambiati dall'esperienza che vivranno a fianco di Meena, lui imparerà fino in fondo le incredibili credenze, l'oppressione, la corruzione della sua terra, lei attraverso di lui sarà invece riconquistata comunque dal fascino della grande madre India, colorata, vivace coacervo di anime e di secoli che si intrecciano.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 16 Settembre 2024 13:21 |
Vanni Santoni, Dilaga ovunque
Un libro molto particolare che tratta di graffiti, street art, sticker. La voce narrante è una dei tanti protagonisti che, in strada, sono artefici di un mondo colorato, pieno di scritte, di disegni, di firme. Giovani armati di bombolette spray e nascosti nei cappucci che sfidano la società e il sistema in una forma di ribellione non violenta. Alcuni di loro via via diventano veri e propri artisti e miti internazionali. La protagonista ripercorre, in un racconto con il lettore, ma in realtà in un dialogo con se stessa, la storia necessariamente parziale di questo mondo che consente di dare una lettura più conciliante rispetto alla miriade di scritte che ricoprono i treni, i muri, i ponti, le case delle nostre città.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Settembre 2024 20:30 |
Nino Haratischwili, L'ottava vita (per Brilka)
Un'epopea familiare con la storia, in particolare delle donne della famiglia, che si sviluppa nell'arco di cento anni del 'secolo rosso' in Georgia, a Leningrado a Mosca, a Londra e a Berlino. Il racconto intreccia la storia del novecento, dalla rivoluzione russa, alla guerra, ai periodi bui dell'Unione Sovietica alla perestroika fino all'apertura all'occidente, con le vicende della famiglia Jashi. Protagonista è anche il cioccolato che il capostipite ha imparato da una pasticceria di Vienna e che ha personalizzato con una ricetta segreta e tramandata solo ad alcuni membri della famiglia. Questa delizia profumata e buonissima è una sorta di parafrasi della vita che blandisce con momenti di felicità ma che poi ti sottopone a prove e sventure pesantissime. Stasia è infatti convinta che quella dolcezza getti poi una maledizione a chi vi si abbandona e si inebria. Tanti sono i personaggi le cui vite si dipanano, si contaminano, che si amano, si feriscono, tratteggiando le speranze, le illusioni, le ideologie, le delusioni, le gioie, la morte, il dolore di un'intera epoca. Una storia del Comunismo che al suo interno, anche collettivamente, emana tutti questi sentimenti. Una cavalcata che restituisce le emozioni di un sogno e di un'utopia che però si scontra con l'umanità che sembra non poter fare a meno della violenza, della smania di potere, della corruzione e dell'incapacità di vivere in pace.
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Ultimo aggiornamento Martedì 10 Settembre 2024 13:14 |
Joel Dicker, La verità sul caso Harry Quebert
Un giallo sull'arte di scrivere, sul ruolo dello scrittore, sulla ricerca della verità, che è sempre dietro l'angolo e difficile da raggiungere e che, quando riguarda persone a cui vogliamo bene, può portarci alla fine di un rapporto, anche se non del legame interiore. Marcus Goldman vuole raggiungere la fama e diventare uno scrittore 'formidabile', e quando arriva la crisi del foglio bianco, al momento di scrivere il secondo libro, si rivolge al suo mentore scrittore Harry Quebert e la sorte lo porterà a cercare di scagionarlo dall'accusa di omicidio della quindicenne Nola di cui Harry era perdutamente e 'segretamente' innamorato. Ci saranno diversi colpi di scena, e via via verranno alla luce tanti segreti e pochi saranno gli innocenti coinvolti in questa storia accaduta nell'estate del 1975 ad Aurora un paesino del New Hampshire. Nola scompare, ma le indagini riprenderanno solo trent'anni dopo, quando sarà ritrovato il povero corpo, sepolto proprio nel giardino della villa di Harry. Il successo e i soldi sono tutti per Marcus, che non si sentirà comunque appagato, perchè si ritrova solo.
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Ultimo aggiornamento Sabato 24 Agosto 2024 21:21 |
Joel Dicker, Un animale selvaggio
Interessante la psicologia dei personaggi, il confine tra il buono e il cattivo è estremamente labile, ogni individuo ha un lato nascosto, una debolezza, tra cui l'invidia per la vita degli altri, che porta ad azioni e sentimenti che distruggono la propria. Non tutto è come appare, ciò vale per la perfetta famiglia Braun, lei, Sophie, bellissima e affascinante e il marito Arpad, bancario di successo, con due meravigliosi bimbi che vivono in una casa 'vetrina' in mezzo al bosco nei pressi del centro di Ginevra. In fondo meritano questo successo perchè loro sanno e sapranno come osare e come difendere la loro unione e felicità, saranno gli altri che li incrociano e vorrebbero carpirne l'amore, la felicità, l'amicizia come Fauve, Karin e Greg a pagarne le conseguenze.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 15 Agosto 2024 09:25 |
Fred Vargas, Sulla pietra
Jean-Baptiste Adamsberg è il protagonista di molti dei noir di Fred Vargas. La sua personalità e la sua strana vaghezza sono componenti fondamentali del racconto. Questa volta è una tomba funebre di migliaia di anni fa, su cui si adagia a meditare, ad entrare in armonia con le sue caratteristiche e a far emergere dalla palude in cui si immergono le parole, le sensazioni, i suoni, che in un'indagine inconsciamente il commissario raccoglie, il nesso logico ed esplicito per risolvere il caso. Anche questa volta piccoli animali sono protagonisti, le pulci, i loro morsi. Non siamo nella metropoli parigina, ma in un paese della Bretagna ricco di storia e di immancabili fantasmi, ma anche di discendenti somiglianti che sbarcano il lunario, restituendo ai turisti l'immagine antica e misteriosa dei borghi medievali. Si intrecciano più delitti, delinquenti e bande, ma anche un assassino intelligente e sofisticato nella sua tela di omicidi.
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Ultimo aggiornamento Domenica 11 Agosto 2024 08:07 |
Kawamura Genki, Se i gatti scomparissero dal mondo
Si può accettare la morte? Sappiamo che il cento per cento degli esseri umani (e non solo) muoiono, ma non è facile farsene una ragione, soprattutto se ci coglie prematuramente, ammesso che ci sia il tempo giusto per morire. Il libro sembra quasi una fiaba, in cui il protagonista, consapevole di morire entro pochissimo tempo, fa un patto con il diavolo dichiarandosi disposto a far scomparire un oggetto, o qualsiasi altra cosa, per sempre e per tutti, per avere un giorno in più di vita. Scompaiono i cellulari, i film, gli orologi, ma alla richiesta da parte del diavolo di far sparire i gatti, non riesce a barattare ventiquattrore in più della sua vita con quella di questi animali a cui è da sempre legato, in particolare al gattino Cavolo che è l'unico essere vivente a cui è realmente affezionato. Ogni sparizione è un momento di riflessione sulla sua esistenza, sulle perdite, sulle mancate possibilità di relazionarsi, sugli affetti persi e non coltivati, sul senso del tempo, dello scorrere e dello spreco che se ne è fatto, delle occasioni perse in una esistenza che forse non lascia alcun segno. Il diavolo non è altro che il suo sè opposto, l'insieme dei modi di essere che non si sono percorsi, di tutto ciò che non si è stati, alla fine il protagonista postino scriverà una lettera postuma ad un padre allontanato per scelta e tenterà in extremis un recupero riparatore.
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Ultimo aggiornamento Domenica 04 Agosto 2024 14:04 |
Alicia Bartlett, Autobiografia di Petra Delicado
Un libro particolare: è la biografia del personaggio di una serie e non di una persona reale, Petra Delicado. In realtà la Bartlett anche in altri testi ha raccontato biografie di personaggi immaginari come in "Una stanza tutta per gli altri". Per chi ha letto i vari romanzi-gialli su Petra Delicado è come avere un filo conduttore per conoscere la storia di un'amica di cui si sono comunque percorsi gli amori e se ne conosce già la quotidianità, certo da poliziotta, non della sua vita precedente. Viene raccontata una generazione spagnola, che in modo simile al nostro paese, cerca di affrancarsi dal cattolicesimo, dalla visione conservatrice della donna, con una presenza purtroppo ingombrante che è il franchismo, che però resta nello sfondo. L'emancipazione femminile è uno dei temi centrali, con riflessioni e profonde autoanalisi di Petra su se stessa, emblema della donna moderna. L'amicizia, la tenacia, il bisogno di realizzarsi sono sentimenti e azioni che permeano la vita di Petra.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Agosto 2024 13:24 |
Donatella Di Pietrantonio, L'età fragile
I temi sono quelli cari alla scrittrice, in particolare le tante sfaccettature delle donne: la relazione tra madre e figlia, le amiche di gioventù, le ragazze violentate e uccise, i legami con la terra e le proprie radici, la difficoltà ad uscire dai propri ruoli, l'amore che ti abbondona, la solitudine e spesso l'inadeguatezza. Si è sempre fragili, in realtà non c'è un'età che lo sia di più; la vita è fragile. L'amore per la propria terra e le radici da cui proveniamo sono un'ancora a cui aggrapparsi sempre, anche quando la vita non ci sorride. Un piccolo paese e una zona di montagna sono i protagonisti e la vita di Lucia e la sua famiglia gira intorno ad essi, anche quando 'il Dente del Leone' sarà un luogo di delitti efferati e, dopo essere stato nell'occhio del ciclone, diventerà un luogo abbandonato. La scrittura è scorrevole, precisa ed efficace, la storia forse meno impattante del suo precedente capolavoro.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 15 Luglio 2024 20:41 |
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Alicia Bartlett, La donna che fugge
Un'indagine difficile, contorta, che si trascina con stanchezza, Petra e Firmin hanno difficoltà a trovare la logica degli eventi, ma come sempre arriveranno ad una soluzione. In questo scorrere del tempo la quotidianità dei rapporti tra i due poliziotti li rende sempre più amici. Le loro conversazioni ci restituiscono una Spagna che ci somiglia, nelle inefficienze, nelle trasformazioni sociali e nelle relazioni tra le persone. Un tema centrale è il dilemma, in particolare per una donna, di conciliare il lavoro e la famiglia, la scelta di Petra di seguire la sua natura che è quella di trovare a tutti costi la verità, sacrificando la vita privata, la porterà ad un tragico epilogo finale. La scrittura è sempre piacevole e il giallo funziona come forma letteraria per riflettere sulla condizione umana, sull'amore, sulla solitudine, sull'incapacità di realizzare le proprie aspettative e sulle aberrazioni che inducono al crimine.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 10 Luglio 2024 13:25 |
Neige Sinno, Triste tigre
'Che cosa ci salva? La letteratura può salvarci?..' 'Estetizzare la violenza, prendere il lettore attraverso l'uso del terrore mi sembra uno sbaglio dal punto di vista artistico' Questi sono alcuni dei dilemmi della scrittrice, Sinno racconta la sua infanzia lungamente abusata dal patrigno, dai 7 o 9 anni fino almeno ai 14. La temporalità non è del tutto precisa, i ricordi, in alcuni casi nitidi, e intessuti nella propria essenza, a volte, hanno confini più labili. A 19 anni decide di denunciarlo, quando finalmente si allontana dalla famiglia, e lo fa per proteggere i suoi fratelli e per dare voce ai tantissimi bambini e bambine abusati, che non riescono a raccontare e neanche a provare a salvarsi, perchè comunque non ci si può mai salvare da questo tipo di esperienza. Il libro, in modo diretto e senza crogiolarsi sugli abusi, nel tentativo di non generare facile pietà per la vittima, ci consegna una vita non immaginabile. La scrittrice indaga su se stessa, sull'ambiente, sulla vicenda nella sua interezza, coinvolgendo il lettore nelle scelte che effettua e osservandola da più angolazioni, compreso il tentativo di indagare sul mostro, per capirne le ragioni, per penetrare quell'oscuro in cui in fondo il carnefice, ma non volente, anche la vittima sprofonda. Ricorre alla letteratura, in particolare anglosassone per capire come si possa raccontare, come sia già stato raccontato, come far capire al lettore le dinamiche, le conseguenze, i traumi, le reazioni possibili, la capacità di riprendere la propria vita; ma sarà possibile fino in fondo? lo sguardo sul mondo non potrà mai prescindere da quel vissuto.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 08 Luglio 2024 13:44 |
Antonio Franchini, Il fuoco che ti porti dentro
Come si affronta la vita? la si aggredisce, ci si costruisce una corazza per difendersi, dalla guerra, dai lutti, dal dolore, dalla paura di amare, dal timore di dover dipendere dagli altri. Angela, la madre dello scrittore è una donna forte, aggressiva, 'cattiva' che vive caparbiamente non rispettando nessuno, nemmeno i propri figli, non sa mostrare amore, è solo giudicante, distruttiva, tutte le relazioni umane passano attraverso l'odio. Alla base di questa filosofia di vita sembra esserci un concentrato di quel modo di essere dell'italiano medio, in particolare di quella generazione, ma non solo, che incarna, come scrive Franchini, "il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l'egoismo, l'opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell'ignoranza, il rancore ... " Non è facile individuare le radici di questo modo di essere, ma da figlio si resta segnati dalla mancanza di un normale rapporto affettivo, e da un oscillare di amore-odio reciproco che durerà fino alla fine. La scrittura è scorrevole, i tempi sono quelli di una commedia, ma anche tragici, per l'amarezza e il male che contaminano tutti quelli che ne vengono a contatto, a causa di una così grande ostilità verso il mondo. Tutto è lotta: tra nord e sud, tra parenti, tra madre e nonna, tra madre e figli, tra vicini. Il libro è sostanzialmente una biografia e uno spaccato della vita di Napoli e della migrazione al Nord, ma la parte finale del libro è una riflessione sull'umanità.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 19 Giugno 2024 11:04 |
Adania Shibli, Un dettaglio minore
Agosto 1949, una pattuglia israeliana sta di guardia ai confini con l'Egitto, nel deserto del Negev, i soldati costruiscono l'accampamento, fanno le esercitazioni in un ambiente ostile, per essere in grado di rispondere ad eventuali attacchi e mantenere le conquiste fatte nella guerra del 1948, che i palestinesi chiamano Nakba (catastrofe) che costrinse più di 700000 palestinesi all'esodo e all'espulsione da parte degli israeliani. Nel pattugliare la zona alla ricerca di transfughi arabi avvistano un gruppo di beduini che uccidono, prendendo prigioniera una giovane ragazza e il suo cane. Purtroppo sia il comandante che, inizialmente sembra preservarla, che i soldati israeliani la stuprano e infine la uccidono seppellendola. L'episodio viene chiamato, l'incidente, e qualche giornalista israeliano, molti anni dopo, ai giorni nostri, pubblicherà la vicenda e una giovane donna palestinese, sarà colpita da un dettaglio minore, dal fatto che la beduina è stata uccisa nel giorno del suo compleanno avvenuto 25 anni dopo. Quale legame?, di fatto nessuno, in realtà tanti, il presente che vive la protagonista a Ramallah è quello di un vero apartheid, è confinata nella zona A e costretta in una serie di limiti, che non possono essere valicati, che le vanno stretti, lei cerca di vivere una vita normale, va al lavoro anche se il palazzo di fronte al suo ufficio viene bombardato perchè, a dire degli israeliani pericolosi palestinesi si sono asserragliati, deve centellinare l'acqua e vivere una vita non libera; e quando decide di indagare sull'episodio della giovane beduina, deve trovare il modo da andare nella zona C e cercare stratagemmi rischiosi per avventurarsi, scoprendo attraverso la cartina israeliana e in contrasto ai suoi ricordi che i villaggi palestinesi sono ormai quasi inesistenti salvo una misera baraccopoli quasi spettrale. Cercherà risposte, ma a caro prezzo.
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Ultimo aggiornamento Domenica 09 Giugno 2024 14:39 |
Michele Mari, Locus desperatus
Un romanzo scritto in un italiano ricercato e con termini desueti, ma significativi e appropriati, un po' alla Landolfi, numerose sono le citazioni e i riferimenti ad una vasta gamma di titoli letterari. Il soggetto è interessante: il rapporto che si ha con le cose, gli oggetti, i libri, i soprammobili, gli utensili, i quadri, le targhette, i manifesti e mille altre robe anche le più assurde da collezionare e conservare, da cui è impossibile separarci, che hanno una vita, sono una parte di noi, e sono stipate nella casa. Anche il tema della casa è un soggetto landolfiano. Il racconto è paradossale, ironico, a volte esilarante e crea un'atmosfera di ansia e di suspence. Il protagonista è stato individuato da entità misteriose con una croce sulla porta e sarà destinato a cedere tutte le sue 'cose', l'intera casa a qualcuno che gli subentrerà e per lui ci sarà una fine incerta, in base alla sua disponibilità ad assoggettarsi. Nella disperata resistenza, il protagonista perde via via i ricordi, gli oggetti, le vecchie conoscenze non saranno più certezze, ma confini labili, le trame dei libri letti non sono più presenti nella memoria, rivisita la sua vita, riportando a galla le proprie debolezze, i dolori, i fallimenti e si sente circondato da ultracorpi, non capendo più quali siano le persone reali, addirittura pensa di avere almeno un doppio di sé. Alcune delle sue proprietà lo tradiranno, ma altre lo sosterranno, dotate di autonomia e coscienza saranno protagoniste attive del racconto. Pur nel paradosso ci si riconosce in questo attaccamento alle cose, al bisogno di accumulo e al far dipendere la propria identità da ciò che possediamo .
Nell
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Ultimo aggiornamento Venerdì 07 Giugno 2024 21:22 |
Paul Auster, Baumgartner
Ultimo libro dello scrittore, parla di come si possa sopravvivere alla morte delle persone che si amano, lo scrittore Baumgartner perde la moglie in un incidente e anche dopo dieci anni conserva il suo ricordo, le sue cose, la sua stanza, i suoi scritti e in sogno lei gli dice che è rimasta intrappolata in un Nulla perchè lui non la lascia andare, ma Baumgartner non potrà farlo, anzi ha l'occasione di valorizzare le sue opere e lo farà grazie ad una giovane ricercatrice che è come se fosse la figlia che non hanno potuto avere. La lettura degli appunti, delle memorie di sua moglie Anna sono anche un modo per ripercorrere la sua vita anche attraverso gli occhi della donna, La vita è un caso, piena di imprevisti, di incidenti, di dolori, di incontri, di occasioni, si impara a convivere con la morte e i ricordi .
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Ultimo aggiornamento Lunedì 03 Giugno 2024 08:17 |
Marco Balzano, Resto qui
La suggestiva foto del campanile in mezzo al lago, unico baluardo rimasto di due borghi della Val Venosta sommersi dalla costruzione della diga restituisce la forza e la resilienza dei protagonisti del romanzo. Una zona di confine, di lingua tedesca, che sembra avere identità e radici solo nella propria terra e nelle proprie montagne, dove il fascismo, il nazismo e anche l'Italia repubblicana e democratica sono comunque contesti storici di usurpazione e soprusi, di dominazione e di mancato rispetto degli abitanti di quelle terre. I protagonisti Trina, Erich, Ma' e Pa' sono combattenti, disposti a difendersi, non abbandonano i loro monti, la loro storia, i loro masi, i loro animali se non quando non sono schiacciati dal potere. Difendono Curon e Resia, i piccoli borghi, anche se la vita non offre niente ai giovani, tanto che molti se ne vanno (compresa la figlia di Trina e Erich), ma gli abitanti della loro generazione, quella tra le due guerre, non può uscire da quella simbiosi con la natura in cui sono nati. L'arroganza della Montecatini e dei governi che hanno deciso la costruzione della diga confida nella fame di tranquillità che ha la gente, soprattutto dopo una guerra.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 27 Maggio 2024 21:59 |
Javier Marias, Così ha inizio il male
E' protagonista la vita coniugale in un matrimonio che è stato felice, ma che si trasforma in una sofferenza, in particolare per Beatriz, che non riesce a staccarsi da un passato con Eduardo che è, e resterà sempre il suo amore, nonostante il rifiuto di lui a causa di un errore da lei commesso che via via sarà svelato. Viene raccontato come tra le persone siano artefici l'inganno, i segreti, le dicerie, il passato, l'amicizia, l'ammirazione, l'amore, le rinunce, la speranza, il dolore. In una Spagna post franchista degli anni '80 si aspetta il divorzio, la società civile è diventata più libera nei costumi e soprattutto si decide di non fare i conti con la giustizia storica e una generalizzata amnistia, fa vivere gli ex-franchisti, che si sono macchiati di colpe e bassezze come normali cittadini, anzi spesso esponenti e rappresentanti della nuova Spagna. Un libro che immerge le relazioni personali, nella storia ingombrante di un paese, indaga la natura umana, attraverso gli occhi di un giovane che si trova ad essere immerso in un mondo legato al triste passato e proiettato al futuro ignavo. Una caratteristica che mi ha colpito è la ripetizione dei dialoghi tra i vari personaggi Eduardo Muriel il regista, Beatriz Noguera la moglie, Van Vechten il dottore, e gli altri.
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Ultimo aggiornamento Domenica 26 Maggio 2024 08:39 |
Ivan Sciapeconi, Il nome che diamo ai colori
Un libro ben scritto, intenso, emozionante e nonostante il tema difficile, colorato, gentile, dove l'amore, il dolore, la violenza, l'umanità dolente, il coraggio, l'empatia si intrecciano. Ettore, la voce narrante, è un ragazzo che come tanti altri, finisce in una struttura a metà tra il manicomio e una scuola speciale, come ce ne erano tante alla fine degli anni '60, solo perchè o non accettato da una matrigna o perchè affetto dal morbo di Down, o perchè troppo intelligente in famiglie poverissime incapaci di farsi carico di ragazzi o bambini minimamente diversi dalla cosiddetta normalità. Nella struttura il Giardino ci sono diversi padiglioni per 'gli adulti maschi' per i bambini per le 'femmine adulte' e le bambine, tutti segnati dalla violenza, dal mancato rispetto di questa umanità dolente, desiderosa solo di amore e attenzione, ferita dall'abbandono spesso incomprensibile. Capita improvvisamente un nuovo sorvegliante che farà di tutto per cambiare la realtà di questi emarginati e vessati e riuscirà a dare speranza, capacità di fare gruppo e anche di ribellarsi. Il racconto è tratto da una storia vera e il nome che diamo ai colori è scritto nei bigliettini lasciati al figlio per tutta la casa dalla mamma di Ettore, morta prematuramente.
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Ultimo aggiornamento Domenica 12 Maggio 2024 17:25 |
Alessandro Robecchi, Pesci piccoli
Carlo Monterossi, si trova di nuovo invischiato nelle squallide storie che Flora De Pisis propina al suo pubblico in Crazy Love, sua creatura, odiata e di cui non smette mai di vergognarsi il Monterossi, ma che gli consente una vita più che agiata nella Milano lucente e magica che il mondo guarda con ammirazione. Questa volta è un crocefisso che si illumina e 'fa miracoli', promosso da un ex prete belloccio e da una ex pornostar. Sarà Monterossi a trovare soluzioni brillanti per le trasmissioni di Flora! La doppia vita di Carlo, con il suo rapporto di amicizia con Oscar e Agatina e la collaborazione con la loro Sistemi integrati, lo riporta alla realtà faticosa di una Milano di poveri, di persone costrette a tirare avanti con lavori miseri per raggiungere almeno gli 800 euro al mese, ma anche con piccoli espedienti, arrabattandosi con un'illegalità a volte necessaria per sopravvivere. Come per Teresa, donna delle pulizie in una grande società che opera in Africa, che suo malgrado si troverà coinvolta in una situazione di ricatti e di squallida corruzione, droga, pedofilia e mazzette. Monterossi si immergerà in questo mondo, facendosi coinvolgere, anche come complice, ma consapevole che lui è solo spettatore se vuole mantenere la sua patina dorata. Anche i due poliziotti Ghezzi e Carella in questo libro saranno alle prese con 'pesci piccoli' in una Milano ai margini e in periferie tristi e piene di una umanità senza futuro .
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Ultimo aggiornamento Sabato 11 Maggio 2024 08:25 |
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