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A Letizia Catarini piace |
Il nome che diamo ai colori |
Ivan Sciapeconi, Il nome che diamo ai colori Un libro ben scritto, intenso, emozionante e nonostante il tema difficile, colorato, gentile, dove l'amore, il dolore, la violenza, l'umanità dolente, il coraggio, l'empatia si intrecciano. Ettore, la voce narrante, è un ragazzo che come tanti altri, finisce in una struttura a metà tra il manicomio e una scuola speciale, come ce ne erano tante alla fine degli anni '60, solo perchè o non accettato da una matrigna o perchè affetto dal morbo di Down, o perchè troppo intelligente in famiglie poverissime incapaci di farsi carico di ragazzi o bambini minimamente diversi dalla cosiddetta normalità. Nella struttura il Giardino ci sono diversi padiglioni per 'gli adulti maschi' per i bambini per le 'femmine adulte' e le bambine, tutti segnati dalla violenza, dal mancato rispetto di questa umanità dolente, desiderosa solo di amore e attenzione, ferita dall'abbandono spesso incomprensibile. Capita improvvisamente un nuovo sorvegliante che farà di tutto per cambiare la realtà di questi emarginati e vessati e riuscirà a dare speranza, capacità di fare gruppo e anche di ribellarsi. Il racconto è tratto da una storia vera e il nome che diamo ai colori è scritto nei bigliettini lasciati al figlio per tutta la casa dalla mamma di Ettore, morta prematuramente.
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Ultimo aggiornamento Domenica 12 Maggio 2024 17:25 |