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Il treno dei bambini PDF Stampa E-mail
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Ardone Viola, Il treno dei bambini

Un libro delicato, ben scritto, dove si intrecciano tanti sentimenti, raccontati prima con gli occhi di un bambino e poi dell'adulto che diventa. Il protagonista è il bambino Amerigo Speranza che la mamma Antonietta, povera e sola accetta di mandare in Emilia, con il progetto di solidarietà realizzato dal partito comunista nel 1946 per consentire ai bimbi poveri  del sud di essere ospitati, per circa 6 mesi, presso famiglie del modenese e altre zone emiliane  con situazioni economiche più floride per crescere accuditi come non potrebbero nelle loro famiglie di origine. E' spaventoso e dilaniante essere catapultati in un'altra comunità, che pur se li accoglie con vero amore ed  empatia, determina in loro una difficile scissione. L'esperimento ha infatti  pro e contro c'è chi non vuole più tornare alla vecchia realtà a chi ritorna, instaurando comunque un legame stabile tra le due famiglie, a chi, come il protagonista non riesce a reinserirsi nella dura realtà, nonostante il forte legame con la sua mamma e sentendosi tradito da lei, scappa e segue con il supporto della famiglia del nord il suo sogno di musicista. Alla morte della mamma Antonietta ritorna e viene aggredito e riportato alle voci, agli odori, ai suoni della sua città, alla nostalgia dell'amore materno vissuto a distanza, ai legami di nuovi parenti, in particolare di un nipote che, pur se i tempi sono cambiati, in quella città non ha le opportunità che potrebbe. Emerge la forte spinta ideologica dei giovani appena usciti dalla resistenza che si infrangono contro una società che cambia e che diventa individualista e rassegnata.

Ultimo aggiornamento Domenica 18 Febbraio 2024 15:39
 

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