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A Letizia Catarini piace |
Stupore |
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Shalev Zeruya, Stupore Come elaborare un lutto, una perdita improvvisa? Affiorano tutti i momenti in cui si sono perse occasioni per stare vicini alla persona amata, farle capire quanto sia importante per te e ci si carica di colpe e rimpianti. La vita non ha più senso anche se ci sono figli da sostenere, ma abbastanza grandi da scegliere le loro strade ed emanciparsi da te madre, vedova. E' il destino di Atara, architetta restauratrice di antiche architetture, cinquantenne dal passato affettivo instabile a causa di un padre che lei ha sempre sentito ostile e che non ha conosciuto realmente, ma che prima di morire, in un momento di perdita di lucidità la confonde con Rachel. Atara scoprirà che Rachel, quasi centenne, è stata la prima moglie con cui suo padre ha condiviso la passione, le lotte e la delusione della resistenza contro gli Inglesi. Le due donne si incontreranno e scopriranno di avere un legame più forte che se fossero effettivamente parenti e, il dolore, la consolazione, il desiderio di combattere e sopravvivere di due donne si intrecciano con quello di un popolo e di una terra piena di contraddizioni e con una storia dolorosa e irrisolta che è Israele. La scrittura è scorrevole ed è interessante come l'autrice sappia indagare l'animo umano, ad esempio, la caparbietà di colei che per una vita mantiene un segreto, di come la forza di una combattente (Rachel) la porti ad essere meno partecipe nella banalità quotidiana di una vita familiare e nella impossibilità di esprimere le sue capacità anche in ambito lavorativo. Il dolore di Atara per la perdita del marito è comunque, secondo me, raccontato in modo forse ridondante. .
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Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Novembre 2022 11:15 |