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A Letizia Catarini piace |
I diciotto anni migliori della mia vita |
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Alessandro De Angelis, I diciotto anni migliori della mia vita Il ventottenne Galileo Galilei nel 1592 riesce ad avere una cattedra di matematica nella prestigiosa Università di Padova e per 18 anni vi insegnerà, in realtà potrebbe farlo per sempre, ma il richiamo e la nostalgia della sua Toscana diventeranno più forti. Sono anni importantissimi per Galileo, le sue lezioni sono memorabili, gremite di studenti, ma anche della intellighenzia e dei docenti della sua università e la sua fama si estende in tutta Europa. Si occupa di matematica, di meccanica, di fisica, di astronomia; intrattiene rapporti epistolari con Keplero e con altri importanti fisici e filosofi. L'humus culturale veneto gli è propizio e le relazioni e le profonde amicizie che instaura contribuiscono alla realizzazione delle sue grandi scoperte come il compasso geometrico militare, ma soprattutto il cannocchiale che gli consentirà di ridisegnare la conoscenza dell'universo e di scrivere il Sidereus Nuncius, uno dei più bei libri di astronomia anche da un punto di vista letterario. Il libro di De Angelis si avvale di una ricostruzione da fonti storiche, dei disegni meravigliosi di Galileo, del suo carteggio con diversi soggetti ed è una ricostruzione scientifica nella forma di romanzo. Ne esce l'immagine di un genio, brillante oratore, con una cultura enciclopedica, didatticamente efficace, ma anche un uomo a volte ingrato, incapace di amare veramente, e vigliacco nei sentimenti, amante delle donne e del vino, la cui maggiore passione e il senso della vita sopra ogni cosa sono legati alla ricerca e alla scoperta.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Aprile 2022 14:38 |