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A Letizia Catarini piace |
La belva nella giungla |
James Henry, La belva nella giungla Un racconto affascinante con il lettore coinvolto in un'atmosfera di mistero, dove si dipana il rapporto, lungo una vita, tra un uomo e una donna che sopravviverà anche alla morte di lei, anzi sarà proprio la morte a disvelarlo completamente. Una relazione basata su un mistero da conservare che solo i due protagonisti conoscono e che li porta ad avere una frequentazione quasi esclusiva in cui i sentimenti tra uomo e donna vanno al di là delle attrazioni fisiche, ma sono un continuo intrecciarsi di dialoghi dove il ruolo di May Bartram è la razionalità e la visione lucida del da farsi, perchè l'uomo resta solo in attesa di ciò che potrà succedere, in attesa che la belva si possa manifestare, in un immobilismo totale finchè quando resterà solo capirà che la belva è forse la vita stessa. “l’uomo del suo tempo, l’uomo, il solo, al quale doveva capitare che non succedesse nulla”. Scritto nel 1903 anticipa quella visione dell'inetto che è il fattore scatenante della crisi dell'identità maschile dell'uomo del Novecento. L'incapacità di capire degli uomini: ".. era fallito, con assoluta esattezza, in tutto quello in cui doveva fallire; e un gemito gli salì ora alle labbra nel ricordare come May aveva supplicato di non voler mai sapere." Interessante l'uso e la articolata della costruzione dei dialoghi.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 17 Novembre 2021 16:26 |